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Il risarcimento danni fa reddito?

TopRisarcimenti di Cristiano Boscolo • gen 24, 2022

La liquidazione e tassazione indennizzi assicurativi

quale tassazione per un risarcimento danni assicurativo

Risarcimento assicurativo tassazione:  a seguito di un incidente stradale, il soggetto danneggiato che percepisce l'indennizzo da parte della Compagnia assicurativa è tenuto a dichiararlo nella dichiarazione dei redditi? E ancora, il risarcimento danni assicurativo è soggetto a tassazione ai fini IRPEF, ossia il risarcimento danni fa reddito? O questi tipi di liquidazioni ne sono esenti? 

Queste domande comprendono la liquidazione del danno a seguito di un incidente stradale, sia del danno materiale (danno veicolo) e in particolare modo al danno biologico (lesioni alla persona) che normalmente racchiudono la somma più rilevante del risarcimento.

Per capire meglio se ci sia tassazione e l'ammontare eventualmente della tassazione del risarcimento da incidente stradale dobbiamo fare una distinzione tra le varie voci di danno liquidate dalla Compagnia al danneggiato.


Voci di danno incluse nel risarcimento danni


La prima distinzione va fatta sul danno patrimoniale, il quale si divide in danno emergente e danno da lucro cessante; il danno patrimoniale consiste in un danno di natura prettamente economica o conseguente ad una riduzione della capacità lavorativa temporanea o permanente in conseguenza ad un fatto illecito cagionato da un terzo:

  • Risarcimento del danno emergente ossia le spese sopportate dal danneggiato in conseguenza e a causa di un danno alla persona, ovvero trattasi di una perdita di utilità che era presente nel patrimonio del danneggiato. Un esempio concreto di danno emergente sono le spese sostenute, spese mediche etc.
  • Cosa significa danno da lucro cessante? Il lucro cessante è il mancato guadagno che si sarebbe ottenuto o potuto ottenere nel caso che l'illecito (es. incidente stradale) non fosse avvenuto. Per l'ottenimento del danno da lucro cessante è necessario provare anche in via presuntiva che se il fatto illecito non fosse avvenuto si sarebbe ottenuto il guadagno per il quale si sta richiedendo il risarcimento.


Il risarcimento del danno non patrimoniale avviene in via equitativa ed è un danno non direttamente economico come ad esempio il danno biologico, il danno morale, il danno esistenziale, il danno estetico etc:

  • Il danno biologico, rappresenta la perdita di funzionalità fisica e distingue in due voci: Inabilità temporanea (I.T.) che consiste nel numero di giorni di prognosi necessari alla stabilizzazione clinica del soggetto leso. In caso di soggetto che per le lesioni patite non si possa muovere, parliamo di Inabilità temporanea Totale (I.T.T. 100%); differentemente le lesioni incidessero in maniera più lieve, avremmo un Inabilità Temporanea Parziale (I.T.P. 75% - 50% - 25%). Invalidità Permanente (I.P.) che consiste in una lesione che come conseguenza ha provocato una menomazione fisica tale da condizionare il resto della vita. l'Invalidità permanente ha un range percentuale che varia da 1% (valido trauma contusivo) al 100% (stato vegetativo).
  • Il risarcimento del danno morale è liquidato in via equitativa, tale danno è legato al danno biologico, quindi viene liquidato come frazione del danno biologico. Definito dalla giurispudenza come "ingiusto turbamento dello stato d'animo della vittima subito a causa dell'offesa" il danno morale consiste nella sofferenza psichica, ansia , dolore, depressione e patemi d'animo a seguito del fatto illecito. Il danno morale può essere determinato dalla perdita di un congiunto, da un incidente stradale, un errore medico, un danno estetico o un incidente sul lavoro.
  • Il risarcimento del danno esistenziale avviene in via equitativa e bisogna provare nello specifico il danno patito con l'incidenza nella propria sfera personale. Il danno esistenziale consiste nel danno alla vita di relazione sociale, umana, affettiva e la lesione alle abitudini di vita di un soggetto; il danno esistenziale si consolida nell'alterazione delle modalità di espressione della propria personalità attraverso le attività di tutti i giorni, compromettendo attività quali per esempio: sonno, sport, attività ricreative o motorie all'aperto, sfera sessuale, aspettative, realizzazione lavorativa e chances future.


Risarcimento assicurativo tassazione: quali tra le voci di danno ne sono soggette?


La tassazione riguarda le componente di danno ai fini reddituali, ossia quelle che costituiscono un profitto o lo sostituiscono.

Quindi il danno non patrimoniale non è soggetto a tassazione e no va dichiarato, infatti non si tratta di un lucro ma bensì di una compensazione per i danni patiti a seguito di un incidente stradale.

Mentre la tassazione del risarcimento e la sua dichiarazione all'Agenzia Entrate riguarda solo il lucro cessante, mentre non risultano tassabili le altre voci di danno che compongono il danno patrimoniale. Infatti il risarcimento del lucro cessante è un risarcimento, erogato dalla compagnia assicurativa in sostituzione del reddito che il contribuente avrebbe percepito se non fosse stato coinvolto nel sinistro stradale e che sarebbe stato comunque tassato. 

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