Danno non patrimoniale calcolo e Tabella unica Nazionale macrolesioni
Danno non patrimoniale calcolo: Analisi della Tabella Unica Nazionale Macrolesioni ex DPR n. 12/2025

Negli ultimi anni il tema del calcolo invalidità permanente e del danno non patrimoniale calcolo ha suscitato grande interesse tra operatori legali e medici legali. Con l’introduzione della nuova Tabella Unica Nazionale Macrolesioni, disciplinata dal DPR n. 12 del 13/01/2025, si è cercato di uniformare le valutazioni del danno biologico permanente, sostituendo in larga misura la tradizionale tabella del Tribunale di Milano. In questo post analizziamo i pro e i contro di questa nuova metodologia, confrontandola con il vecchio sistema.
La Nuova Tabella Unica Nazionale Macrolesioni
La Tabella Unica Nazionale Macrolesioni è stata concepita per fornire un criterio omogeneo nella quantificazione del danno non patrimoniale e dell’invalidità permanente. Essa si fonda su parametri standardizzati che permettono di assegnare punteggi precisi alle macrolesioni, garantendo maggiore uniformità e trasparenza nella valutazione del danno non patrimoniale. Tra i vantaggi principali troviamo:
- Uniformità e Coerenza: L’adozione di un criterio unico a livello nazionale elimina le disparità presenti tra le diverse giurisdizioni, consentendo valutazioni più coerenti nel tempo.
- Chiarezza e Trasparenza: I parametri e i punteggi sono definiti in modo chiaro, facilitando il lavoro di medici legali e periti, e offrendo maggiore certezza agli assicurati.
- Riduzione delle Controversie: Un sistema standardizzato riduce le controversie legali in sede giudiziaria, poiché le parti coinvolte possono fare riferimento a un’unica fonte normativa.
Confronto con la Tabella del Tribunale di Milano
Fino ad oggi, la tabella del Tribunale di Milano è stata largamente utilizzata per definire l’invalidità permanente e il danno biologico permanente. Tuttavia, questo sistema presentava alcune criticità:
- Disomogeneità Territoriale: Le valutazioni potevano variare sensibilmente da una giurisdizione all’altra, creando incertezza nei risarcimenti.
- Aggiornamenti Non Uniformi: Le tabelle adottate da differenti tribunali non sempre venivano aggiornate con la stessa frequenza, rendendo difficile confrontare i casi.
- Interpretazione Soggettiva: La mancanza di criteri unificati portava a interpretazioni soggettive, incrementando il rischio di contenziosi tra le parti.
Pro e Contro della Nuova Tabella Unica Nazionale TUN
- Standardizzazione: Il nuovo sistema offre una guida univoca per il calcolo dell’invalidità permanente, facilitando il confronto tra casi e garantendo una maggiore equità.
- Maggiore Trasparenza: La definizione di parametri e punteggi dettagliati per le macrolesioni rende il processo più trasparente e meno suscettibile a discrezionalità.
- Riduzione dei Contenziosi: Con criteri omogenei, è più probabile che le controversie si riducano, accelerando i procedimenti di risarcimento e favorendo una risoluzione più rapida dei casi.
- Rigidità del Sistema: L’uniformità, se da un lato è un vantaggio, dall’altro può risultare troppo rigida in casi particolarmente complessi, dove la valutazione del danno non patrimoniale richiede un’analisi approfondita e personalizzata.
- Adattamento Iniziale: Per i professionisti abituati alla tabella del Tribunale di Milano, il passaggio al nuovo sistema richiede un periodo di adattamento e formazione, con un possibile aumento temporaneo delle controversie interpretative.
- Aggiornamenti Normativi: Come ogni sistema normativo, anche la Tabella Unica Nazionale dovrà essere costantemente aggiornata per rispondere alle evoluzioni della pratica medica e giurisprudenziale, altrimenti rischia di diventare obsoleta.
Conclusioni
Il passaggio alla Tabella Unica Nazionale Macrolesioni ex DPR n. 12 del 13/01/2025 rappresenta un importante passo verso l’uniformità e la trasparenza nella valutazione del danno non patrimoniale e nel calcolo invalidità permanente. Mentre i vantaggi in termini di standardizzazione e riduzione dei contenziosi sono evidenti, il nuovo sistema richiede comunque un adeguato periodo di adattamento e un monitoraggio costante per garantire che le tabelle danno biologico permanente restino aggiornate e rispondenti alle esigenze dei casi reali.
Per chi opera nel settore, è fondamentale comprendere sia i benefici che le limitazioni del nuovo sistema, integrando l’analisi tecnica con un’approfondita valutazione clinica e giurisprudenziale. Solo così sarà possibile assicurare che ogni valutazione del danno sia equa, trasparente e in linea con i principi di tutela dei diritti degli assicurati.
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