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Risarcimento del danno estetico - TopRisarcimenti

unknown BOSCOLO • mar 13, 2023

Risarcimento danno estetico

Il danno estetico è un danno alla integrità psicofisica delle persone, che riguarda l'aspetto esteriore del danneggiato e può derivare da qualsiasi evento traumatico, come un incidente stradale o un fatto illecito.


Questa nozione è nata alla fine degli anni '70 del secolo scorso per ovviare alla giurisprudenza che considerava solo il danno biologico lesivo della capacità di produrre reddito.


 Il risarcimento per un danno estetico è possibile se si dimostra che questo ha avuto un impatto negativo sulle condizioni di vita della persona, ad esempio, una modella che non può più esercitare la propria professione.


La valutazione del danno è complessa poiché il giudice deve prendere in considerazione fattori come l'età, il mestiere e la localizzazione del danno sul corpo, tra gli altri aspetti.


In questo articolo esploreremo il concetto di danno estetico, come viene valutato e le sue componenti risarcibili. 

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Cosa è e come si valuta il danno biologico estetico?

Nel contesto giuridico, un danno estetico è la variazione negativa dell'aspetto fisico di un individuo, che può essere valutata da un medico-legale.


Questo tipo di danno può essere causato a seguito di un incidente stradale o di un intervento chirurgico andato male.


Gi esempi possono essere svariati: da cicatrici deturpanti, sfregi, lacerazioni o deformazioni che alterano la percezione della propria immagine o del proprio corpo.


 La valutazione dell'entità del danno estetico può essere difficile in quanto non esiste una tabella ufficiale per classificare i diversi pregiudizi estetici.


 In generale, per valutare il danno estetico bisogna tenere conto di tre elementi: la dimensione oggettiva dell'alterazione fisiognomica, le implicazioni psicologiche e la possibilità di attenuare o eliminare il pregiudizio.


La dimensione oggettiva si riferisce alla consistenza effettiva dell'alterazione fisiognomica.

Le implicazioni psicologiche si riferiscono alla percezione che il danneggiato ha del suo corpo o della propria immagine.

La possibilità di attenuare o eliminare il pregiudizio deve essere considerata ai fini della liquidazione del danno estetico, comparando il peso economico del danno estetico con quello degli interventi necessari per correggerlo.


In quanto lesione alla salute, chi subisce un danno estetico ha diritto al risarcimento sia in termini patrimoniali che non patrimoniali per le sofferenze subite.


Quale è la componente non patrimoniale del danno estetico?

Il danno estetico, oltre all'aspetto patrimoniale, include anche una componente non patrimoniale che riguarda il pregiudizio all'immagine di sé e alle relazioni interpersonali del danneggiato.


 Questa componente può essere liquidata utilizzando le Tabelle di Milano o di Roma come riferimento per la quantificazione del danno biologico.


 Tuttavia, è importante tener conto della personalizzazione del caso, in base alle circostanze soggettive del danneggiato e alla sofferenza patita.


 Inoltre, la localizzazione della lesione sul corpo della vittima e la sua occupazione possono influire sulla valutazione del danno estetico. Ad esempio, una lesione sul volto può avere un peso maggiore rispetto a una lesione sul piede e una lesione sulla gamba di una modella può essere reputata più grave rispetto a una lesione su un dipendente che non ha relazioni con il pubblico.


 In generale, nella valutazione del danno estetico devono essere considerate tutte le variabili del caso specifico, compresi gli aspetti somatici, espressive, sociali, psicologici e relazionali del danneggiato. Questo permette di determinare una quantificazione del danno che tenga conto dell'impatto completo sulla vita del danneggiato e di garantire un giusto risarcimento. 


Quale è la componente patrimoniale del danno estetico?


Per quanto riguarda il risarcimento del danno patrimoniale, saranno compensati i seguenti aspetti:


Danno emergente: Costi sostenuti a causa del danno estetico, come per esempio le spese mediche e per i farmaci.

Lucro cessante: Perdite economiche che il danneggiato avrebbe potuto evitare se non avesse subìto il danno estetico, come la mancata remunerazione derivante dall'impossibilità di svolgere attività lavorative.


Conclusione

In sintesi, il risarcimento per il danno estetico deve tenere conto sia della componente non patrimoniale che di quella patrimoniale, considerando tutti i vari aspetti e le variabili del caso specifico, al fine di garantire una adeguata compensazione per il danno subìto dalla persona lesionata.


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