Qual'è il risarcimento del danno tanatologico ai parenti superstiti in caso di decesso?

Il problema del risarcimento danni in seguito a morte causata da un'azione illecita di terzi riguarda sia la vittima che i suoi parenti stretti. I familiari della vittima possono essere influenzati dai danni (conseguenze) causati dalla morte. In questo caso la giurisprudenza suole parlare di danno patrimoniale riflesso.

Esistono due tipi di danno risarcibile in caso di morte:

1. danno da morte iure proprio, che deriva dalla violazione dell’interesse all’intangibilità della sfera degli affetti reciproci.

 2. danno da morte iure hereditatis, che consiste nel danno subito dalla vittima e che può essere richiesto dai suoi eredi.

I superstiti del defunto possono agire in giudizio per entrambi i tipi di danno

Come calcolare il risarcimento per danno tanatologico?

Il calcolo del danno tanatologico può essere fatto utilizzando le Tabelle del Tribunale di Milano per quantificare il danno non patrimoniale, tra cui quello causato da un decesso.

 Queste tabelle, che sono state aggiornate al 2022, forniscono valori medi di risarcimento per le diverse figure familiari, come i genitori, i figli, il coniuge, i fratelli e i nonni.

Tuttavia, per una valutazione precisa, è necessario personalizzare la quantificazione del danno in base alla situazione specifica, tenendo conto della durata e della gravità della sofferenza patita dalla vittima e dei familiari.

Il giudice utilizzerà queste tabelle per valutare i danni morali subiti dai parenti e le sofferenze psichiche subite dalla vittima prima di morire, adattando poi il risarcimento in base alle richieste delle parti coinvolte.

In questo modo, il danno tanatologico verrà quantificato in maniera equa e appropriata. 

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Consultare un avvocato esperto in danni tanatologici può aiutare a valutare un caso specifico e ottenere un adeguato risarcimento.

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