Blog incidenti e risarcimento danni | TopRisarcimenti Milano di Cristiano Boscolo

risarcimento per mancato guadagno, risarcimento danni mancato guadagno, mancato guadagno
Autore: unknown BOSCOLO 01 feb, 2024
Scopri come richiedere e calcolare il risarcimento per mancato guadagno a seguito di un incidente o infortunio. Una guida completa per tutelare i tuoi diritti
incidente con auto non assicurata, incidente auto non assicurata, sinistro con auto non assicurata
Autore: unknown BOSCOLO 24 gen, 2024
Scopri come proteggerti e ottenere un risarcimento in caso di incidente con auto non assicurata. Guida completa con consigli pratici e informazioni legali
doppio risarcimento, procedura legale doppio risarcimento, diritti e doppio risarcimento
Autore: unknown BOSCOLO 16 gen, 2024
Scopri cosa è il doppio risarcimento, in quali casi si applica, i tuoi diritti e come procedere legalmente per ottenerlo. Leggi la nostra guida dettagliata.
risarcimento per danni morali, risarcimento danni morali,
micropermanenti e danno morale
Autore: unknown BOSCOLO 09 gen, 2024
Scopri come vengono gestiti e calcolati i danni morali in situazioni legali. Esamina la guida completa per orientarti nel risarcimento per danni morali.
risarcimento danni per errore medico, risarcimento malasanità
Autore: unknown BOSCOLO 20 dic, 2023
Ottieni il giusto risarcimento danni per errore medico. Impara a conoscere le tempistiche di prescrizione e proteggi i tuoi diritti in caso di malasanità
risarcimento danni di minore, danni causati da minorenni, responsabilità genitoriale
Autore: unknown BOSCOLO 14 dic, 2023
Guida al risarcimento danni di minori: leggi l'articolo per comprendere il ruolo della responsabilità genitoriale e i passi legali da intraprendere
incidente autonomo, incidente da solo, incidente da solo assicurazione
Autore: unknown BOSCOLO 06 dic, 2023
Scopri se l'assicurazione copre i danni in caso di incidente autonomo. L’importanza di una consulenza legale esperta per massimizzare il tuo risarcimento
mancata denuncia sinistro entro 3 giorni, denuncia tardiva sinistro, sinistro denunciato in ritardo
Autore: unknown BOSCOLO 27 nov, 2023
Scopri come gestire una mancata denuncia sinistro entro 3 giorni e ridurre l'impatto su coperture assicurative per sinistro denunciato in ritardo.
sinistro contro ignoti, denuncia contro ignoti, sinistro stradale causato da ignoti
Autore: unknown BOSCOLO 14 nov, 2023
Sinistro stradale causato da ignoti? Il FGVS può risarcirti. Leggi come presentare una richiesta efficace e ottenere ciò che ti spetta per legge.
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Blog calcolo risarcimento danni e calcolo lesioni

In questa specifica sezione del Blog TopRisarcimenti di Cristiano Boscolo troverai molte risposte alle domande più frequenti relative alle voci di danno che compongono il risarcimento del danno generale e richiedere seguentemente una consulenza specializzata per richieste danno:


calcolo danno biologico sinistro stradale

tabelle calcolo danno non patrimoniale per morte

danno riflesso ai congiunti

risarcimento danni da lucro cessante

risarcimento del danno emergente

risarcimento del danno da perdita di chance

risarcimento del danno estetico

risarcimento del danno disturbo post traumatico

risarcimento del danno tanatologico

risarcimento del danno terminale

risarcimento del danno esistenziale

risarcimento del danno morale

risarcimento del danno non patrimoniale

risarcimento del danno patrimoniale

risarcimento polizze assicurative


  • Calcolo danno biologico sinistro stradale

    Ancora oggi non risulta semplice quantificare la misura del risarcimento del danno. Infatti il legislatore da dei criteri certi in ambito del calcolo danno biologico solo in caso di lesioni micropermanenti (inferiori a 9% di invalidità permanente) applicabili in ambito di incidente stradale e casi di malasanità ed errore medico. Per tutti gli atri casi si fa sempre riferimento a tabelle elaborate dai tribunali nazionali, dove tra le più utilizzate ci sono quelle messe appunto dal Tribunale di Milano.

    Di seguito alcune nozioni di base sul calcolo del danno biologico che si distingue in due voci:

    Inabilità temporanea (I.T.) che consiste nel numero di giorni di prognosi necessari alla stabilizzazione clinica del soggetto leso. In caso di soggetto che per le lesioni patite non si possa muovere, parliamo di Inabilità temporanea Totale (I.T.T. 100%); differentemente le lesioni incidessero in maniera più lieve, avremmo un Inabilità Temporanea Parziale (I.T.P. 75% - 50% - 25%).

    Invalidità Permanente (I.P.) che consiste in una lesione che come conseguenza ha provocato una menomazione fisica tale da condizionare il resto della vita. l'Invalidità permanente ha un range percentuale che varia da 1% (valido trauma contusivo) al 100% (stato vegetativo).

    • calcolo danno biologico per micropermanenti (lesioni tra 1% e 9% punti di invalidità permanente) : una volta individuato il punteggio dell’invalidità permanente e invalidità temporanea dalla perizia medico legale, si individua la somma corrispondente applicando le tabelle di riferimento; per lesioni micropermanenti (1%-9%) la somma corrispondente dell'invalidità temporanea equivale a €46,68 al giorno al 100%.

    • calcolo danno biologico per macropermanenti (lesioni tra 10 e 100 punti di invalidità permanente) : il seguente calcolo è definito dalle tabelle 2023 del Tribunale di Milano per la liquidazione del danno non patrimoniale; in base all’età del soggetto, il punteggio di invalidità derivante dalla perizia medico legale e dal calcolo dell’inabilità temporanea. Per le lesioni macropermanenti (superiori a 9%) l'importo corrispondente dell'invalidità temporanea giornaliera varia tra €96,00 e €145,00.


    Si tratta di valutazioni complesse e in costante evoluzione che non trovano direttive, se non nella nostra preparazione ed esperienza nella trattativa stragiudiziale e competenza nel risarcimento danni per incidenti stradali. Per maggiori informazioni non esitare a contattarci.

  • Tabelle calcolo danno non patrimoniale per morte del congiunto

    La seguente definizione è tratta dalle Tabelle del Tribunale di Milano aggiornate al 2022 ed indica i valori medi di liquidazione:


    • risarcimento a favore di ciascun genitore per la morte di un figlio da € 165.960,00 a € 331.920,00

    • risarcimento a favore del figlio per la morte di un genitore da € 165.960,00 a € 331.920,00

    • risarcimento a favore del coniuge (non separato) o del convivente sopravvissuto da € 165.960,00 a € 331.920,00

    • risarcimento a favore del fratello per il decesso di un fratello da € 24.020,00 a € 144.130,00

    • risarcimento a favore del nonno per la morte di una nipote da € 24.020,00 a € 144.130,00

  • Danno riflesso ai congiunti del macroleso

    Trattasi della liquidazione del pregiudizio non patrimoniale subito per effetto del danno patito in via diretta dal congiunto (genitore, coniuge, convivente, parte unione civile, figlio e fratello) della vittima primaria in caso di macro lesioni. Il danno riflesso incorpora le due diverse componenti del "danno morale" vale a dire che comprende tanto l'aspetto interiore del danno sofferto (danno morale sub specie di dolore, vergogna, disistima di se, paura, disperazione), quanto il danno dinamico-relazionale, coincidente con la modificazione peggiorativa delle relazioni in vita esterne del soggetto e in funzione della presenza di riconoscimento del diritto all'assistenza per il congiunto o attraverso sussidi pubblici (es indennità di accompagnamento) o a seguito del riconoscimento allo stesso del risarcimento per la fruizione di un assistenza futura. E' infatti evidente come non sia la stessa cosa dover provvedere a tutta l'assistenza con attività personali o dovervi provvedere solo in parte. Quindi il punto base sarà maggiorato ai soggetti titolari solo in caso abbiano l'obbligo di provvedere all'assistenza nei confronti del danneggiato. 

    Quindi in generale i parametri da prendere in considerazione  per il calcolo sono:

    1. Relazione di parentela con il danneggiato.

    2. Numero e connessioni dei soggetti nel nucleo famigliare

    3. Età del danneggiato

    4. Età del parente da risarcire

  • Risarcimento danni da lucro cessante

    Cosa significa danno da lucro cessante? Il lucro cessante è il mancato guadagno che si sarebbe ottenuto o potuto ottenere nel caso che l'illecito (es. incidente stradale) non fosse avvenuto. Per l'ottenimento del danno da lucro cessante è necessario provare anche in via presuntiva che se il fatto illecito non fosse avvenuto si sarebbe ottenuto il guadagno per il quale si sta richiedendo il risarcimento.

  • Risarcimento del danno emergente

    Risarcimento del danno emergente ossia le spese sopportate dal danneggiato in conseguenza e a causa di un danno alla persona, ovvero trattasi di una pedita di utilità che era presente nel patrimonio del danneggiato. Un esempio concreto di danno emergente sono le spese sostenute, spese mediche etc.

  • Risarcimento del danno da perdita di chance

    Il risarcimento del danno da perdita di chance è valutato in via equitativa e consiste nel risarcimento della pedita di una occasione di guadagno o situazione favorevole a seguito del fatto illecito.

  • Risarcimento del danno estetico

    Per l'ottenimento del risarcimento del danno estetico va provata l'alterazione visibile o percepibile di un settore corporeo, anche in situazioni di intimità, da altri soggetti.

  • Risarcimento del danno da disturbo da stress post traumatico

    Per l'ottenimento del risarcimento del danno da disturbo da stress post traumatico è fondamentale documentarlo con adeguata e completa documentazione di natura medica. Necessariamente si necessita di un percorso terapeutico presso uno psichiatra meglio se attivo presso la Sanità Pubblica e valutata e quantificata da un medico legale. I sintomi del disturbo da stress post traumatico si manifestano come sentimenti di impotenza, paura intensa o di orrore dove l'evento traumatico viene rivissuto con persistenza con ricordi spiacevoli.

  • Risarcimento del danno tanatologico

    Il risarcimento del danno tanatologico consiste  nel risarcimento del danno da morte immediata del danneggiato. Secondo un evoluzione e orientamento giurisprudenziale si configura come il diritto trasmissibile agli eredi solo in caso di morte a distanza di tempo del fatto illecito e non in caso di decesso istantaneo; secondo un altro orientamento il risarcimento del danno tanatologico si configura quale perdita oggettiva della vittima del bene della vita.

  • Risarcimento del danno terminale

    Il risarcimento del danno terminale consiste nel risarcimento del pregiudizio della vittima che a seguito del fatto illecito non è deceduta all'istante e quindi ha sofferto il patema nel tempo che intercorre tra l'illecito e il successivo decesso. Il risarcimento del danno da sofferenza terminale è un diritto degli eredi.

  • Risarcimento del danno esistenziale

    Il risarcimento del danno esistenziale avviene in via equitativa e bisogna provare nello specifico il danno patito con l'incidenza nella propria sfera personale. Il danno esistenziale consiste nel danno alla vita di relazione sociale, umana, affettiva e la lesione alle abitudini di vita di un soggetto; il danno esistenziele si consolida nell'alterazione delle modalità di espressione della propria personalità attraverso le attività di tutti i giorni, compromettendo attività quali per esempio: sonno, sport, attività ricreative o motorie all'aperto, sfera sessuale, aspettative, realizzazione lavorativa e chances future.

  • Risarcimento del danno morale

    Il risarcimento del danno morale è liquidato in via equitativa, tale danno è legato al danno biologico, quindi viene liquidato come frazione del danno biologico. Definito dalla giurispudenza come "ingiusto turbamento dello stato d'animo della vittima subito a causa dell'offesa" il danno morale consiste nella sofferenza psichica, ansia , dolore, depressione e patemi d'animo a seguito del fatto illecito. Il danno morale può essere determinato dalla perdita di un congiunto, da un incidente stradale, un errore medico, un danno estetico o un incidente sul lavoro.

  • Risarcimento del danno iatrogeno nella responsabilità medica

    Per definizione il danno iatrogeno è l'aggravamento del danno alla salute provocato dal medico. Per il diritto al risarrcimento del danno iatrogeno si deve provare che la l'infermità preesistente è stata aggravata a causa delle azioni perpretate dalla struttura sanitaria o dal medico.

  • Risarcimento del danno non patrimoniale

    Il risarcimento del danno non patrimoniale avviene in via equitativa ed è un danno non direttamente economico come ad esempio il danno biologico, il danno morale, il danno esistenziale, il danno estetico etc.

  • Risarcimento del danno patrimoniale

    Il risarcimento del danno patrimoniale si divide in danno emergente e danno da lucro cessante; il danno patrimoniale consiste in un danno di natura prettamente economica o conseguente ad una riduzione della capacità lavorativa temporanea o permanente in conseguenza ad un fatto illecito cagionato da un terzo.

  • Risarcimento polizze assicurative

    In caso di risarcimento polizze assicurative ramo danni o vita, come polizze infortuni, polizza vita, polizza malattia, furto, incendio etc. è molto spesso impossibile decifrare in modo corretto ed esaustivo tutte le clausole contrattuali. Di fatto le controversie con l'assicurato nascono soventi su quali danni siano effettivamente risarcibili, sulla loro quantificazione, le franchigie e quanto spetta effettivamente al danneggiato.

    TopRisarcimenti risarcimento danni Milano, mette a disposizione la sua rete di professionisti quali medici legali, periti per una corretta valutazione del danno tutelando i nostri assistiti nell'interpretazioni di tutte le clausole contrattuali.

Blog Risarcimento danni incidente stradale

In questa specifica sezione del Blog  troverai molte risposte alle domande più frequenti relative al risarcimento danni sinistro stradale e richiedere una consulenza gratuita dopo incidente stradale:


risarcimento danni  buca stradale

risarcimento danni colpo di frusta

risarcimento danni sinistro stradale veicolo non assicurato

documenti per richiesta risarcimento danni incidente stradale

quando interviene il Fondo Vittime della Strada

risarcimento danni incidente stradale con più di due veicoli coinvolti

quando si applica il risarcimento diretto

risarcimento danni lesioni per brusca frenata mezzo di trasporto pubblico

tempistiche del risarcimento danni assicurativo

risarcimento danni incidente stradale con veicolo straniero

incidente stradale e visita medico legale

risarcimento danni pedone investito

risarcimento danni  incidente con monopattino

risarcimento danni ciclista investito

arbitro assicurativo: cos'è e come funziona

  • Risarcimento del danno da buca stradale

    Le buche sul manto stradale sono l’incubo di qualsiasi automobilista; una soluzione per viaggiare in tutta sicurezza è guidare con prudenza e rispettando i limiti di velocità imposti, ma tutto questo a volte non è sufficiente. Questo problema è comune in tutto il territorio nazionale ed è un pericolo non solo per gli automobilisti, ma anche per motociclisti, ciclisti e semplici pedoni in quanto un automezzo fuori controllo è pericoloso anche per chi si muove a piedi. Allora cosa può fare un automobilista coinvolto in un  sinistro causato da una buca?

    Visto che l’ente proprietario della strada ne deve garantire la piena agibilità, quindi essendo responsabile della manutenzione è anche responsabile di eventuali  danni causati a cose e persone. L’utente della strada che subisca un danno a causa di un anomalia sul manto stradale deve presentare denuncia all’ente proprietario del tratto di strada (Comune, Provincia), dimostrando che la propria condotta sia stata esemplare e che la relazione tra l’anomalia del manto stradale e il danno subito siano imprevedibili.

    Che fare immediatamente dopo il sinistro  :

    • Fare intervenire le Autorità per un sopralluogo immediato o posticipato per le rilevazioni

    • Fotografare tutto (buca non segnalata, cantiere non segnalato, manto stradale e veicolo)

    • Recarsi se necessario al Pronto soccorso per certificare eventuali danni alla persona

    • Allegare tutte le ricevute di spesa (spese mediche,preventivo o fattura riparazione veicolo,carro attrezzi etc.)

    • Fondamentale è la dichiarazione di un testimone/passante che confermi la dinamica del sinistro

    Quindi per ottenere un risarcimento dopo un sinistro causato da buca stradale bisogna documentare l’imprevedibilità del pericolo e l’inevitabilità dell’incidente.

  • Risarcimento danni colpo di frusta

    Il contestato emendamento collegato al decreto liberalizzazioni pone come requisito, per poter essere risarciti in modo congruo, la dimostrabilità oggettiva, con una chiusura più serrata sul risarcimento del danno; quindi chi ha subito il danno si tiene il male e la beffa. In realtà niente è cambiato rispetto a prima, solo che attualmente è necessario dimostrare strumentalmente la lesione (es. Radiografia), infatti il cosi detto "colpo di frusta” o distorsione del rachide cervicale è una patologia reale e oggettivamente dimostrabile che porta ad un danno biologico e ad una invalidità permanente e come tale è risarcibile. Fondamentale è quindi la corretta gestione del sinistro senza commettere l’errore del fai da te. Inutile dirvi che i cavilli assicurativi sono tantissimi e non è cosi scontato e semplice ottenere il massimo del risarcimento dal liquidatore. Ecco perché vale la pena rivolgersi ad un professionista del risarcimento danni e infortunistica stradale come Toprisarcimenti


  • Risarcimento danni sinistro stradale con veicolo non assicurato

    Per legge si stabilisce che ogni automezzo e natante debbano essere tassativamente assicurati per circolare, affinché in caso di sinistro stradale, la parte lesa sia in condizione di ottenere un congruo risarcimento del danno. Per garantire tutto questo è stato istituito il Fondo di Garanzia per le vittime della strada che come obiettivo primario ha quello di intervenire in tutte quelle casistiche di sinistro stradale ove siano coinvolti automezzi non regolarmente assicurati o non identificati. Il Fondo vittime della strada agisce tramite diverse Compagnie di Assicurazione, designate a seconda della regione dove è avvenuto l’incidente stradale, le quali gestiscono il risarcimento del danno come se l’automezzo non identificato/assicurato, fosse invece assicurato presso di loro ed una volta liquidato il danno al danneggiato, procedono al recupero dello stesso direttamente presso il danneggiante, sempre che quest’ultimo sia identificato. 

  • Documenti per richiesta risarcimento danni incidente stradale

    Per istruire una pratica per la richiesta di risarcimento danni per incidente stradale è di fondamentale importanza presentare quanta più documentazione possibile, quale:

    • costatazione amichevole (modulo Blu);

    • verbale dell’autorità intervenuta sul luogo del sinistro se presente;

    • prove testimoniali;

    • verbale del pronto soccorso, referti medici, cd con esami diagnostici;

    • preventivo riparazione veicolo;

    • certificato di assicurazione;

    • libretto di circolazione e PRA;

    • foto del veicolo incidentato;

    • spese varie sostenute (soccorso stradale, deposito etc.);

    • in caso di sinistro con auto straniera: la carta verde;

    • documento d’identità e codice fiscale del conducente e/o trasportato;

    In caso di risarcimento incidenti stradali mortali:

    • Documenti di tutti gli eredi;

    • Relazione di autopsia;


  • Quando interviene il Fondo Vittime della Strada

    Il Fondo di Garanzia dell vittime della strada agisce a seguito di un incidente stradale nei seguenti casi:

    • veicolo non identificato: il risarcimento del danno sarà erogato solo alla persona. Nel caso di macrolesioni alla persona il Fondo risarcisce anche i danni alle cose per danni superiori e per la parte eccedente la somma di € 500,00;

    • veicolo non assicurato : in questi casi tutti i danni saranno risarciti;

    • veicolo assicurato con Compagnia Assicurativa in stato di liquidazione coatta : in questo caso tutti i danni sono risarciti;

    • veicolo in circolazione contro la volontà del proprietario: i danni risarciti in questo caso saranno i danni alla persona e quelli materiali subiti dai terzi trasportati e/o quelli trasportati contro volontà o ignari della circolazione illegale del veicolo.

    Prescrizione: per incidenti stradali con danni alla persona e danni materiali il diritto per la richiesta di risarcimento del danno si prescrive in 2 anni dalla data in cui si è verificato il sinistro. Per gli incidenti con decessi ,il termine massimo di prescrizione è 10 anni.

    IMPORTANTE: in tutti i casi in cui sia il Fondo di Garanzia vittime della strada a rispondere del danno subito, è fondamentale ai fini del risarcimento, integrare la richiesta di risarcimento del danno con una prova testimoniale a sostegno della prova del fatto storico dell’avvenuto sinistro e delle dinamiche dello stesso.


  • Risarcimento danni incidente stradale con più di due veicoli coinvolti

    Un caso frequente nell’ambito dell’infortunistica stradale è quello di un sinistro stradale che veda coinvolti più veicoli, come ad esempio un tamponamento a catena. In questa ipotesi viene a decadere la procedura di risarcimento diretto, quindi il danneggiato dovrà richiedere il risarcimento del danno all’Assicurazione del veicolo direttamente responsabile civile del sinistro stradale.  

  • Quando si applica il risarcimento diretto?

    L’indennizzo diretto o più comunemente detto risarcimento diretto è quella procedura di risarcimento del danno per sinistro stradale(introdotto dalle Assicurazioni nel 2005) nel quale, a seconda di determinate condizioni, il danneggiato può richiedere in via facoltativa il risarcimento direttamente alla propria Compagnia Assicuratrice, secondo un meccanismo che dovrebbe garantire l’abbattimento delle tempistiche del risarcimento.

    Le condizioni di applicazione del risarcimento diretto riguardano tutti gli incidenti stradali dove siano coinvolti due veicoli con l’eccezione di casi in cui ci siano :

    • più di due veicoli (es. tamponamento a catena)

    • un veicolo non assicurato

    • un veicolo estero

    • un veicolo non a motore

    • un ciclista,un pedone, un bene immobile (es. un auto che sfonda il cancello di un’abitazione)

    • un veicolo speciale, una macchina agricola

    • quando non ci sia stato contatto tra i veicoli coinvolti

    • quando le lesioni alla persona, derivate dal sinistro, siano di grave entità (Invalidità permanente superiore al 9%)


  • Risarcimento danni lesioni per brusca frenata mezzo di trasporto pubblico

    In caso si verifichi un incidente su un mezzo di trasporto pubblico, il passeggero trasportato ha comunque diritto al risarcimento del danno patito, indipendentemente che l’autista del mezzo abbia più o meno colpa.

    In tema di trasporto persone opera quindi la presunzione di responsabilità a carico del vettore per i danni subiti dal viaggiatore. La presunzione di responsabilità opera quando sia provato il nesso di casualità tra incidente occorso al viaggiatore stesso (munito di regolare documento di viaggio) e l’attività svolta dal vettore in occasione del trasporto; tale presunzione rimane esclusa in capo al vettore in caso il sinistro venga imputato al fatto di un terzo passeggero viaggiatore.

    Dettagli e documentazione richiesta per l’istruttoria della pratica:

    • Annotazione del mezzo pubblico nel quale si è verificato il sinistro;

    • Luogo preciso e orario dell’evento;

    • Dichiarazione testimoniale di chiunque abbia assistito alla dinamica dell’incidente;

    • Verbale delle Autorità intervenute nell’immediato o denuncia postuma;

    • Referti del Pronto Soccorso accertanti le lesioni subite

    • Autocertificazione della dinamica dell’evento lesivo.

  • Risarcimento danni incidente stradale senza collisione

    Con una recente Sentenza del 2013 la Corte di Cassazione si è pronunciata confermando il più attuale trend giurisprudenziale in merito il concetto di “sicurezza stradale”, secondo il quale, per incidente stradale non si intende solo il sinistro che produca scontro tra veicoli, ma bensì ogni situazione che ecceda la normale marcia del veicolo e che sia fonte di pericolo per l’incolumità del conducente stesso e di terzi. Quindi la presunzione del concorso di colpa è estendibile ed applicabile anche nell’ipotesi in cui manchi il contatto tra i veicoli coinvolti nel sinistro stradale; ovviamente tale concorso deve essere accertato, in quanto deve sussistere il nesso di casualità in capo alla guida del veicolo coinvolto nello scontro e l’incidente stradale. Quindi in caso di concorso di colpa accertato in relazione ad un incidente stradale senza collisione tra due veicoli, per il risarcimento del danno si può procedere con la procedura di indennizzo diretto.  

  • Le tempistiche del risarcimento danni assicurativo

    Una volta segnalato il sinistro stradale alla Compagnia Assicuratrice, la stessa ha 90 giorni, dal ricevimento della documentazione richiesta  per:

    • Formulare alla parte lesa un offerta di risarcimento;

    • Comunicare al danneggiato le motivazioni per le quali non intende formulare alcuna offerta.

    I termini sono ridotti a 60 giorni in caso di soli danni materiali a cose. Se la documentazione inviata alla Compagnia risultasse essere incompleta, la stessa deve segnalarlo al richiedente entro 30 giorni e la formulazione dell’offerta per il risarcimento del danno, rimane sospesa sino ad integrazione documentale avvenuta. Questo è il caso più comune che si viene a verificare, in quanto il danneggiato non è in possesso di tutta la documentazione utile alla definizione dei danni subiti e l’invalidità permanente può essere quantificata in modo corretto solo dal momento che la vittima ha terminato il percorso riabilitativo e si è sottoposta ad un perizia medico legale di parte.

    Una volta avvenuta la formulazione dell’offerta:

    • Se questa viene accettata dal danneggiato, la Compagnia deve procedere al pagamento entro 15 giorni dall’accettazione.

    • Se il danneggiato non dovesse accettare l’offerta o non si pronunciasse entro i 30 giorni successivi al ricevimento della stessa, la Compagnia ha comunque 15 giorni per pagare l’importo, il quale verrà considerato a titolo di acconto sul risarcimento del danno complessivo.

  • Risarcimento danni incidente stradale con veicolo straniero

    In questo specifico caso dove nel sinistro stradale sia coinvolto anche un veicolo immatricolato all’estero, all’interno del sistema della Carta Verde (certificato internazionale di assicurazione che consente ad un autoveicolo di entrare e circolare in un Paese estero nel rispetto delle regole assicurative obbligatorie del Paese che si visita), l’ente preposto al quale affidare la gestione del sinistro stradale è l’ UCI (Ufficio Centrale Italiano). L’UCI opera all’interno di un sistema di convenzioni con altri uffici di assicurazione internazionale di ogni paese che ha aderito al sistema della Carta Verde, e si occupa del risarcimento del danno provocato da veicoli esteri circolanti temporaneamente in territorio italiano. Per un utente della strada coinvolto in un sinistro stradale con un automezzo assicurato presso una Compagnia straniera, sarebbe molto complesso e oneroso richiedere il risarcimento del danno presso la Compagnia della controparte; per questo e per uniformare le procedure di risarcimento internazionale è stato istituito l’UCI. Ovviamente, il buon esito della richiesta è condizionato alla circostanza per la quale il richiedente non abbia causato il sinistro con torto. Richiedi assistenza a TopRisarcimenti, sarà tutto più semplice. 


  • Incidente stradale e visita medico legale

    Spesso, se si rimane vittima di un incidente stradale, si incorrono in lesioni personali lievi ed in scenari peggiori, in lesioni personali gravi; l'iter per la guarigione clinica può essere più o meno lungo, guarendo senza riportare invalidità permanente o guarendo con danni macropermanenti che rimarranno per il resto della vita. Ma chi è il soggetto preposto che quantifica e stabilisce queste conseguenze?


    Il medico legale di parte è necessario per la richiesta di risarcimento del danno biologico in quanto determina i giorni di inabilità temporanea assoluta o parziale (durata dell'infortunio) e la percentuale di invalidità permanente, ovvero le conseguenze che la vittima dovrà convivere con il resto della vita. Quindi ottenere un parere medico legale di parte è opportuno per determinare il risarcimento del danno spettante alla vittima del sinistro e fa la differenza per contrastare il parere del medico legale della Compagnia Assicurativa: infatti solo così sarà possibile confrontare le due valutazioni (spesso sempre discordanti tra loro) e trovare, in fase di trattativa con il liquidatore della Compagnia, un accordo transattivo il più possibile a favore del danneggiato.

  • Risarcimento danni pedone investito

    Nella fattispecie della casistica, indipendentemente dall'entità delle lesioni subite dal pedone, grava sul conducente del veicolo una presunzione di responsabilità. Quindi il risarcimento del danno sarà dovuto a meno che il conducente del veicolo non provi di avere fatto tutto il necessario e possibile per evitare l'investimento; in parole povere ci sono obblighi di comportamento per il pedone e doveri che gravano sui conducenti.


    OBBLIGHI DEL PEDONE:

    L'attraversamento sulle strisce pedonali va effettuato perpendicolarmente rispetto il margine della carreggiata e a non più di 100 mt di distanza, in alternativa utilizzare sottopassaggi o sovrapassaggi pedonali; circolare esclusivamente su marciapiedi in mancanza dei quali è d'obbligo camminare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia.


    CONCORSO DI COLPA:

    Quando il pedone adotta un comportamento negligente o imprudente ad esempio attraversando al di fuori delle strisce pedonali o con semaforo rosso, c'è la possibilità che questo comportamento sia concausa dell'investimento e può comportare una riduzione del risarcimento danni che gli spetta.


    RISARCIMENTO PEDONE INVESTITO E DANNO RIFLESSO AI FAMILIARI

    In caso di gravi lesioni (macropermanenti), oltre al danno biologicodanno moraledanno emergente da lucro cessantedanno da perdita di chance o danno esistenziale per il danneggiato si profila per i congiunti familiari anche il danno riflesso, che in seguito alle gravi patologie riportate dal proprio caro sono costretti a cambiare il proprio stile di vita per accudirlo.


    TOPRISARCIMENTI: con noi ottieni il massimo del risarcimento danni

    In tutti gli anni di attività abbiamo gestito con successo migliaia di casi, dai più semplici ai più complessi, ottenendo il risarcimento dei danni anche in casi di investimento di pedone a causa di pirati della strada, ricorrendo al fondo vittime della strada.

    Contattaci subito per parlarci del tuo caso ricevendo una consulenza gratuita.

  • Risarcimento danni incidente con monopattino e responsabilità

    L'uso di monopattini elettrici si sta ormai diffondendo nelle strade italiane, ma come determinare in caso di incidente le responsabilità e il risarcimento danni?

    La legge precisa che i monopattini elettrici con potenza massima di 0,5 kW siano equiparati alle biciclette.


    INCIDENTE STRADALE TRA MONOPATTINO E PEDONE

    Essendo un veicolo, il conducente del monopattino ha il dovere di prevedere ed evitare tutte le situazioni di pericolo in relazione alle condizioni di traffico e tipo di strada; in caso di incidente con un pedone è quasi scontato che la responsabilità del sinistro ricada sul conducente del monopattino, tuttavia, in caso di comportamento colposo o negligente del pedone, può essere ravvisato un concorso di colpa: come ad esempio l'attraversamento della carreggiata effettuato distrattamente perchè impegnato al cellulare. La colpa esclusiva del sinistro può essere addebitata al pedone investito solo quando la sua condotta negligente ha reso l'incidente inevitabile e imprevedibile: come ad esempio un attraversamento improvviso fuori dalle striscie, in condizioni di scarsa visibilità e stato di ebrezza.


    INCIDENTE STRADALE TRA MONOPATTINO E AUTO

    Il conducente del monopattino, come il ciclista e il pedone viene considerato dal C.d.S. un utente debole e quindi meritevole di maggior tutela dai pericoli della circolazione stradale. Tuttavia in caso di incidente stradale tra un monopattino e un autoveicolo non sempre le responsabilità sono solo in capo all'automobilista.

    Equiparato alle biciclette, il monopattino è considerato un veicolo e come tale, quando non è possibile accertare concretamente la responsabilità del sinistro (esempio dichiarazioni discordanti tra le parti coinvolte) si applica la presunzione di egual concorso di colpa per i conducenti coinvolti. 

    In questo tipo di incidente stradale non è possibile compilare il modulo di constatazione amichevole in quanto questa procedura si applica solo con scontro tra veicoli a motore e come in caso di risarcimento danni per incidente in bicicletta si segue la procedura di risarcimento ordinario; quindi se il responsabile è l'automobilista, il conducente del monopattino si dovrà rivolgere all'assicurazione dell'auto; differentemente se il responsabile è il conducente del monopattino, quest'ultimo dovrà farsi carico di tasca propria del riborso dei danni provocati, a meno che non sia in possesso di una polizza responsabilità civile  che copra queste casistiche.


    In ogni caso affidati, per tutelare al meglio i tuoi interessi, a dei professionisti come TopRisarcimenti infortunistica stradale Milano

  • Risarcimento danni ciclista investito

    Con l'aumentare delle belle giornate aumentano anche le persone che si spostano in bicicletta; ma qual'è innanzitutto il comportamento che devono adottare in strada?

    Il Codice della Strada è molto chiaro a riguardo:

    - in contesto urbano che interurbano i ciclisti non possono mai circolare affiancati in numero superiore a due.

    - Al di fuori dei centri abitati, i ciclisti non possono mai circolare affiancati, neanche in due.


    Quindi in caso di incidente stradale tra ciclista e automobilista, accertata l'assenza di un eventuale concorso di colpa, il ciclista investito potrà chiedere il risarcimento del danno direttamente all'assicurazione del veicolo resposabile. In questo caso il ciclista dovrà mettere a disposizione della Compagnia della controparte la bicicletta ed eventuali indumenti e oggetti rovinati nella scontro, e collaborare con il fiduciario perito dell'assicurazione per verificare e quantificare il risarcimento dei danni materiali subiti. Una volta stabilizzato clinicamente il ciclista si dovrà sottoporre a una visita medico legale per quantificare il danno biologico  patito.


  • Arbitro assicurativo come funziona

    L’arbitro assicurativo verrà gestito dall’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni e si occuperà della risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di assicurazioni; la finalità di questo strumento è quello di ridurre i costi legati alle controversie legali tra assicurati e assicurazioni, con effetto nella diminuzione dei tempi della giustizia avranno effetti positivi non solo per i consumatori ma anche per le stesse compagnie assicuratrici. Attualmente per manifestare un reclamo alla propria Assicurazione si prevede il ricorso all’Istituto di vigilanza, l’Ivass, che però può concludere la pratica solo segnalando sul proprio bollettino l’avvio di una procedura sanzionatoria nei confronti della compagnia che risulti inadempiente.

    L’assicurato infatti può contattare formalmente la propria compagnia per chiedere delucidazioni circa un comportamento che ritiene non conforme. La compagnia ha l’obbligo di fornire tutte le spiegazioni entro il termine di 45 giorni. Se la risposta non dovesse essere soddisfacente per l’assicurato, quest’ultimo si rivolge all’Ivass che avvia un’istruttoria.

    L’indagine non dovrà durare oltre i 120 giorni, trascorsi i quali, l’Ivass può solo applicare la procedura di segnalazione già descritta. Rispetto alla posizione dell’assicurato il tentativo di conciliazione paritetico può essere avviato con l’assistenza di un’associazione di consumatori solo nel caso in cui l’importo della contestazione è inferiore ai 15mila euro.

    Per cifre superiori ci si può rivolgere all’Ivass. Paletti economici che con l’arbitro assicurativo dovrebbero cadere.

Blog risarcimento danni malasanità

In questa specifica sezione del Blog di TopRisarcimenti di Cristiano Boscolo troverai molte risposte alle domande più frequenti relative al risarcimento del danno da malasanità e richiedere in seguito gratuitamente una consulenza specializzata per richieste danni:


Cosa si intende per malattia professionale

Principali cause di un danno da malasanità

Principali motivi per istruire una causa per danno medico

Come stabilire il nesso di casualità tra prestazione medica e danno?

Chi è il responsabile a seguito di un danno da malasanità?

Risarcimento del danno iatrogeno nella responsabilità medica


  • Cosa si intende per malattia professionale

    Detta anche tecnopatia, è quella patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento di attività lavorativa a causa della presenza di particolari fattori di rischio presenti nell’ambiente ove si presta il servizio. A differenza dell’infortunio sul lavoro che avviene in modo immediato, violento e che incide in maniera traumatica sulla salute del lavoratore, la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l’esposizione ad un fattore di rischio. 


  • Principali cause di un danno da malasanità

    La responsabilità medica può derivare da una molteplicità di situazioni:

     

    • omessa, errata e ritardata diagnosi;

    • mancanza di diligenza e/o prudenza e/o perizia nell’intervento;

    • precoci dimissioni del paziente quando il quadro non è ancora stabilizzato;

    • carente assistenza post-operatoria;

    • infezioni contratte a seguito di trasfusione di sangue o di altri emoderivati;

    • carenze strutturali della struttura ospedaliera;

    • omissione e/o vizio del “consenso informato” all’operazione.

    Non esiste una specialità medica che si possa considerare esente e a priori immune da episodi di malasanità. A titolo esemplificativo si elencano le principali specialità medico-chirurgiche seguite dalle casistiche più comuni in Italia di Responsabilità medica della Struttura Sanitaria.


    Chirurgia generale:

    • Lesioni di nervi, vasi, organi, durante interventi chirurgici 

    • Garze e ferri chirurgici lasciati in corpo dopo gli interventi 

    • Suture (abnormi, tolte troppo precocemente) 

    • Aderenze post-operatorie 

    • Emboli, tromboembolie per mancata terapia anticoagulante 

    • Clips mal posizionate 

    • Infezioni post-operatorie.


    Ostetricia e ginecologia: 

     • Decesso della paziente durante il parto 

    • Ipossia neonatale 

    • Malformazioni del feto ed obbligo di informazione del medico 

    • Ritardo nell’esecuzione di parto cesareo 

    • Ritardo nell’espletamento del parto e conseguente morte del neonato o grave invalidità

     • Mancata diagnosi di malformazioni in epoca prenatale in tempo utile per poter effettuare un aborto terapeutico 

    • Mancata diagnosi di virus durante la gravidanza quali ad esempio: toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, herpes genitali ecc. 

    • Sindrome da trasfusione feto fetale non diagnosticata nelle gravidanze gemellari monocoriali 

    • Mancata diagnosi di placenta previa centrale 

    • Mancata diagnosi di distacco di placenta 

    • Mancato monitoraggio di gravidanza ad alto rischio

    • Distocia di spalla 

    • Lesione del plesso brachiale 

    • Frattura della clavicola

    • Uso di ventosa e di forcipe e relative lesioni 

    • Lesioni al feto a seguito di amniocentesi/villocentesi 

    • Mancata diagnosi di tumori dell’apparato genitale femminile 

    • Errate terapie per la cura della sterilità 

    • Prescrizione di terapie senza adeguati controlli (es. la prescrizione della terapia anticoncezionale) 

    • Isterectomia evitabile. 

    • Errore del chirurgo e lesione dell’affectio coniugalis.

      

    Chirurgia Estetica: 

    • Omissione del consenso informato dal quale deriva al paziente un danno inestetico permanente (molto frequente) 

    • Esecuzione di interventi non necessari 

    • Suture e Cicatrici deturpanti 

    • escissione di un tatuaggio e danno alla persona

    • Peggioramento estetico-funzionale.


     Radiologia 

    • Mancata diagnosi di patologie come tumori o altre patologie per le quale è importante intervenire in maniera rapida (es. con un intervento o altra procedura d’urgenza) 

    • Responsabilità della struttura per la predisposizione di Inadeguato Servizio di Radiologia.


    Oncologia 

    • Perdita di chance di guarigione o di sopravvivenza, compromessa per omessa o ritardata diagnosi 

    • Prescrizione di accertamenti non idonei 

    • Interventi troppo demolitivi rispetto alla diagnosi 

    • Interventi incompleti, che hanno comportato nuovi interventi chirurgici 

    • Radio e chemio terapia effettuata con ritardo o in dosi non adatte 

    • Omissione e/o errore nella diagnosi di un processo morboso terminale.


    Neurochirurgia: 

    • Lesioni alle terminazioni nervose o al nervo motorio durante intervento chirurgico d’ernia del disco 

    • Lesioni al midollo spinale dovute alla non immobilizzazione della colonna vertebrale 

    • Lesioni al midollo spinale durante l’esecuzione d’intervento chirurgico con conseguente paralisi degli arti

     • Intervento neurochirurgico caratterizzato da “inadeguato studio pre-operatorio” e difetto del consenso informato.


    Anestesia: 

    • Decesso nel corso di interventi chirurgici per errori riconducibili ad errata prassi anestesiologica (ad es. errore nel dosaggio e/o nella scelta dei farmaci, somministrazioni di farmaci a cui i paziente era dichiaratamente allergico, ecc..) 

    • Errata manovra d’intubazione da parte dell’anestesista  

    Responsabilità della struttura ospedaliera 

    • Infezione da batterio presente in ospedale per negligente sterilizzazione degli Ambienti e delle attrezzature

    • Certificazione medica ed illecito trattamento dei dati personali 

    • Danni da sangue o da emoderivati infetti riportati a causa di trasfusione ematica ed emodialisi 

    • Asserita Inidoneità della struttura a fronteggiare le possibili complicanze di un interventi chirurgico 

    • Responsabilità del Primario per omessa vigilanza 

    • Omissioni o vizi del consenso informato 

    • Negligenza ed impreparazione del personale medico 

    • Omessa Informazione e colpa professionale per la prescrizione a paziente in gravidanza di farmaci con possibili effetti teratogeni (a danno riscontrato) 

    • Pezza laparotomica “dimenticata” nell’addome del paziente in occasione di intervento chirurgico 

    • Responsabilità dei Sanitari e della Struttura per distacco improvvisa della Placenta seguita da forte anossia del feto 

    • Responsabilità per omessa custodia di paziento affetto da seria patologia psichiatrica.

  • Principali motivi per istruire una causa per danno medico

    In generale si parla di malasanità quando una scelta terapeutica del medico procura un danno al paziente causandogli un peggioramento delle condizioni di salute, determinato dall’esecuzione dell’intervento e non dal regolare decorso della malattia. E’ un principio generale questo che vale sia ne caso di un operazione chirurgica eseguita non correttamente, sia nell’errata somministrazione di farmaci che associata per esempio ad una specifica medicina può causare complicazioni al paziente.

    la casistica è molto varia e il paziente vittima dell’errore medico può per ipotesi chiedere il risarcimento del danno in tutte le sue forme (danno biologico, danno morale, rimborso dei spese sostenute etc.). A titolo di esempio ecco le più banali casistiche:

    • Diagnosi errata;

    • Diagnosi ritardata (se il ritardo crea complicazioni e/o pregiudica le condizioni di salute del paziente);

    • Mancata effettuazione di esami che avrebbero potuto chiarire per tempo lo stato di salute del paziente;

    • Intervento chirurgico effettuato in modo sbagliato;

    • Cattiva gestione delle cure successive l’intervento.

  • Come stabilire il nesso di casualità tra prestazione medica e danno?

    La relazione tra paziente, medico e struttura sanitaria è considerato legalmente, anche se non vi è accordo scritto e firma, come un contratto.

    Per tale motivo il paziente che accusa un danno provocato da errore medico dovrà provare di essersi rivolto al professionista e alla specifica struttura sanitaria, dimostrare inoltre che il danno subito lo ha portato ad un peggioramento delle proprie condizioni di salute, specificando in cosa consiste tecnicamente l’errore medico e dimostrando la concausa con il danno patito.

    Il comportamento del medico che con negligenza o imperizia procura al paziente un aggravamento delle condizioni di salute, oltre ad aprire la strada ad una potenziale richiesta di risarcimento del danno, può integrare anche il reato penale di lesioni personali colpose e in casi più gravi, ove sussista il decesso del paziente a causa dell’errore, il reato di omicidio colposo.

    Check list per l’istruttoria della pratica di risarcimento a causa di errore medico:

    • Breve cronistoria del paziente;

    • Acquisizione di tutte le cartelle cliniche, certificati sia prima che dopo, inerenti la stessa patologia;

    • Acquisizione degli esami strumentali (CD RX, RMN, TAC etc.);

    • Eventuale querela penale;

    • Eventuale esame autoptico (autopsia);

    Per qualsiasi dubbio chiama TopRisarcimenti. Analizzeremo gratuitamente il tuo caso e quanto possibile ci impegneremo per tutelare i tuoi diritti di parte lesa e darti tutta l’assistenza necessaria.

  • Chi è il responsabile a seguito di un danno da malasanità?

    Il risarcimento del danno per errore medico e malasanità può essere richiesto in prima battuta al medico che ha eseguito l’operazione o la diagnosi etc. in quanto primo soggetto responsabile che avrebbe dovuto eseguire in modo corretto la propria attività. In seconda battuta la richiesta può essere rivolta anche alla struttura sanitaria nella quale il medico conduce la propria attività in qualità di dipendente o in regime di convenzione. In ogni caso la struttura ospedaliera può sempre essere coinvolta nella richiesta di risarcimento del danno in tutti quei casi in cui il danno al paziente sia conseguente alla qualità dei macchinari impiegati e messi a disposizione dei sanitari collaboratori; ovviamente se l’intervento è effettuato in una struttura ospedaliera pubblica, la richiesta di risarcimento del danno va tassativamente trasmessa anche all’ASL di riferimento sul territorio. 

  • Risarcimento del danno iatrogeno nella responsabilità medica

    Per definizione il danno iatrogeno è l'aggravamento del danno alla salute provocato dal medico. Per il diritto al risarrcimento del danno iatrogeno si deve provare che la l'infermità preesistente è stata aggravata a causa delle azioni perpretate dalla struttura sanitaria o dal medico. 

Blog risarcimento danni infortunio sul lavoro

In questa specifica sezione del Blog di TopRisarcimenti di Cristiano Boscolo troverai molte risposte alle domande più frequenti relative al risarcimento del danno per infortuni sul lavoro , come:


Cosa si intende per infortunio in itinere ?

cosa si intende per infortunio sul lavoro ?

Cosa si intende per malattia professionale ?

Rivalsa del datore di lavoro

indennizzo INAIL in capitale o vitalizio

 danno differenziale INAIL


  • Cosa si intende per infortunio in itinere?

    L’infortunio in itinere è un particolare infortunio sul lavoro che include tutte quelle condizioni in cui il lavoratore, in occasione, di spostamenti riferibili ad un contesto di orario di lavoro subisca un infortunio. Ad esempio parliamo di infortunio in itinere quando il lavoratore subisca un danno da circolazione stradale occorso durante il percorso andata e ritorno dall’abitazione e l’ambiente lavorativo; tra il normale percorso andata e ritorno tra luogo di lavoro e quello di consumazione abituale dei pasti, qualora non sia previsto un servizio di mensa aziendale, oppure nel caso il lavoratore abbia più rapporti di lavoro, il normale percorso tra i due luoghi di lavoro. Attualmente il trend giurisprudenziale ha superato antichi pregiudizi e rischi specifici, riconoscendo l’indennizzo di infortuni avvenuti a soggetti appiedati e in assenza di particolari condizioni di rischio o nell’ambito del trasporto su di un mezzo pubblico, affermando che l’elemento discretivo che da luogo all’indennizzo è la finalità di recarsi e tornare dall’ambiente di lavoro. 


  • Cosa si intende per infortunio sul lavoro?

    L’infortunio sul lavoro viene definito come un evento che avviene per causa violenta nell’ambito dell’esecuzione dell’attività lavorativa e dal quale ne deriva un danno alla persona (lavoratore) o una malattia fisica che rende necessaria la rinuncia all’attività lavorativa per più di 3 giorni. Per tutelare tutte le vittime di infortunio sul lavoro il legislatore ha previsto una specifica assicurazione obbligatoria presso l’ente previdenziale (INAIL) che consenta alla vittima dell’infortunio di ottenere un risarcimento del danno proporzionale all’evento traumatico e alle conseguenze che ne derivino, altresì beneficiando di prestazioni sanitarie specifiche. Quindi le condizioni per cui si possa definire l’infortunio sul lavoro sono:

    • l’evento traumatico dal quale ne derivi un danno alla salute del lavoratore o il decesso;

    • una relazione tra l’evento lesivo e lo svolgimento dell’attività lavorativa;

    • una astensione per inabilità al lavoro per più di 3 giorni

    • la causa violenta.

    Viene dunque definita l’occasione di lavoro cioè l’esistenza di qualsiasi natura tra causa ed effetto tra un evento lesivo e lo svolgimento delle mansioni lavorative, tant’è che in questa categoria di infortuni sul lavoro è inserito anche l’infortunio che si verifica nel tragitto tra la casa del lavoratore e il suo luogo di lavoro (si parla in questo caso di infortunio in itinere).

    La differenza tra l’infortunio sul lavoro e la malattia professionale è la causa violenta.


  • Cosa si intende per malattia professionale?

    Detta anche tecnopatia, è quella patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento di attività lavorativa a causa della presenza di particolari fattori di rischio presenti nell’ambiente ove si presta il servizio. A differenza dell’infortunio sul lavoro che avviene in modo immediato, violento e che incide in maniera traumatica sulla salute del lavoratore, la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l’esposizione ad un fattore di rischio.  

  • Rivalsa del datore di lavoro

    In caso di incidente stradale di un dipendente, pochi datori di lavoro sono a conoscenza che possono intraprendere un azione di rivalsa nei confronti del terzo responsabile del sinistro a causa del quale il dipendente è costretto ad assentarsi dal lavoro.

    Infatti per il datore di lavoro, il dipendente assente dal posto di lavoro per infortunio a causa di responsabilità di terzi, rappresenta un costo ingiusto, in quanto si è costretti a pagare per legge la sua retribuzione.

  • Indennizzo INAIL in capitale o vitalizio

    Per menomazioni fisiche inferiori al 6% del danno biologico l'Inail non prevede alcun indennizzo. Tra il 6% e il 15% come grado di menomazione di integrità psicofisica l'inail indennizza il danneggiato in capitale in un unica soluzione. Tra il 16% e il 100% di menomazione dell'integrità psicofisica, l'Inail prevede un indennizzo in rendita vitalizia

  • responsabilità civile e danno differenziale INAIL

    In caso di infortunio sul lavoro o infortunio in itinere, l'indennizzo liquidato dall'Inail erogato sia come capitale che come vitalizio, sarà detratta a titolo di risarcimento del danno dal responsabile civile. Le somme Inail erogate come inabilità temporanea costituiscono un indennizzo del danno patrimoniale e come tali non sono portate in detrazione a quanto dovuto dal responsabile. 

Per consulenza specializzata per richieste danni contatta subito l' 800 034593

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